Week end in Toscana
Week
end in Toscana
Un altro viaggio, un’altra
avventura. La Toscana ci aspetta. Terminata la settimana lavorativa arriva il
momento tanto atteso, la partenza. Ci sentivamo come due bimbi che aspettano di
andare al parco giochi, pieni di adrenalina saliamo in sella pronti per
affrontare un altro viaggio. I km scorrono sotto le ruote della moto e senza
rendercene conto siamo ai piedi dell’Appennino Bolognese.
Qualche colpo di gas
per affrontare i primi tornanti e siamo in vetta alla Raticosa. Si prosegue,
altri tornanti e siamo sul Passo della Futa. Ora la strada è tutta in discesa
fino a Barberino del Mugello. Oltrepassiamo il Lago del Bilancino e via verso
Firenze. Maciniamo km sulla SS67 fino a Pontedera dove ci fermiamo in una
stazione di servizio per fare rifornimento e fare uno spuntino. Ripartiamo in
direzione Cecina. Il delirio. Io penso di non aver mai sbagliato così tante
volte la strada in vita mia. Giravamo senza meta a Cecina e non riuscivamo a
metterci nella direzione giusta per raggiungere Bolgheri. Quando ci penso mi
viene da ridere! A questo punto ci serve un aiuto, il cellulare con google maps
ci viene in soccorso. Mancavano solo pochi km alla meta. Finalmente l’entrata
del famoso Viale dei Cipressi. E’ un vero spettacolo! Un continuo saliscendi
per circa 6 km dove a destra e sinistra abbiamo i cipressi che delimitano la
carreggiata fino all’entrata del piccolo borgo di Bolgheri. Parcheggiamo la
moto e ci addentriamo per le vie di questo antico borgo reso famoso per la
produzione del vino Sassicaia e Ornellaia. All’ entrata ci si presenta il
Castello, diamo un’occhiata alla Chiesa di San Giacomo e Cristoforo, la casa
dove visse il Carducci e infine la suggestiva piazzetta Teresa. Nel borgo non
mancano le varie enoteche per la degustazione di vini pregiati. Usciti da
Bolgheri ripercorriamo il Viale dei Cipressi fino all’entrata di esso dove è
situato L’Oratorio di San Guido. Qualche foto e si riparte in direzione di
Siena. Questa volta trovare la strada sembra più facile, i cartelli stradali
sono più presenti lungo tutto il tragitto. Prima di raggiungere Cecina deviamo
verso Bibbona, percorriamo la SP47 che si snoda attraverso le colline, un
piacere per la guida. Arriviamo a Micciano e poi Pomarance. Godiamoci i
panorami di queste colline dalle curve sinuose e dai colori più svariati.
Facciamo una sosta in un bar del paese di Capannino del Suvera. Controllo la
cartina e di nuovo uso google maps per raggiungere l’albergo che ci ospita per
la notte. Si riparte, l’auricolare sotto il casco per ascoltare le ultime
indicazioni. Passiamo Ampugnano e finalmente raggiungiamo San Rocco a Pilli,
dove pernottiamo presso l’Hotel Castello. Sveglia, colazione e via di nuovo. Un
tratto della SS223 ci abbrevia il nostro viaggio verso la nostra nuova meta.
Deviamo sulla SS delle Pinete, strada all’interno dell’omonimo parco,
oltrepassiamo San Lorenzo a Merse e Monticiano per deviare di nuovo sulla SP441
e finalmente dopo alcuni saliscendi ci appare il nostro obbiettivo, l’Abbazia
di San Galgano. Parcheggiamo la moto e ci dirigiamo all’interno di questo sito
storico. Ci addentriamo al suo interno, lo stupore nel vedere la maestosità
della struttura e nello scoprire la sua caratteristica principale che è
completamente senza tetto. E’ una delle icone più caratteristiche della
Toscana, è stata una delle prime imponenti strutture architettoniche
romanico-gotiche-cistercensi in tutta Italia, da vedere assolutamente.Abbandoniamo l’Abbazia per riprendere la moto e in poche centinaia di metri siamo in cima alla collina di Montesiepi dove in cima vi è posto l’Eremo dedicato a Galgano Guidotto, cavaliere eremita morto nell’anno 1181.All’interno dell’Eremo, incastonata sotto una teca di vetro, nel pavimento la spada del cavaliere conficcata nella roccia. Da questo particolare sembra che ebbe inizio la vera storia della spada nella roccia, sarà vero! Il viaggio continua, il paese di Chiusdino ci aspetta. Anche qui facciamo una visita al centro storico, scoprendo scorci molto caratteristici nascosti tra le piccole viuzze che portano fino in cima al paese di Chiusdino.
Mentre passeggiamo scopriamo la Chiesa di S. Martino, la Prepositura di s. Daniele. La casa natale di S. Galgano e la Chiesa della Compagnia di S. Galgano. Pausa pranzo e riprendiamo il nostro viaggio per far ritorno a casa. Maciniamo km all’interno della riserva Statale di Cornocchia e di Palazzo in direzione di Firenze, paesaggi bellissimi attraverso le colline senesi. Oltrepassiamo Colle Val del’Elsa e Poggibonsi, la SS67ci porta alle porte di Firenze. Come al solito sbagliamo strada e ci troviamo nel centro storico della città, non male, anche questo fa parte del viaggio. Siamo alla ricerca di un’indicazione che ci porti fuori città. Finalmente il cartello che ci indica Bologna. Come un segugio lo seguo, siamo fuori città e in men che non si dica siamo sulla SR65 della Futa. Da qui è una passeggiata attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano fino al Passo della Futa e poi in cima al Passo della Raticosa. Qui ci riposiamo gustando un gelato all’esterno dello chalet. Ci crogioliamo al sole del tramonto ripercorrendo questi due giorni intensi di emozioni. E’ quasi sera, dobbiamo ripartire, ancora qualche soddisfazione per il pilota che affronta gli ultimi tornanti che ci permettono di giungere a valle. La sera incombe, con calma attraversiamo la tangenziale di Bologna, raggiungiamo S. Giovanni in Persiceto e infine a tarda sera rientriamo a casa stanchi ma felici della nostra nuova avventura appena passata.
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