Montefiorino e Passo delle Radici

Partenza dopo pranzo per una piccola gita sul nostro Appennino modenese.
 Presa la SP2 in direzione Modena. Percorrendo la tangenziale nord di Modena con diramazione Sassuolo, raggiunto la città di Sassuolo abbiamo preso la SP486 in direzione Passo delle Radici. Percorrendo la strada, prima a valle, per poi iniziare a salire verso l'Appennino. Abbiamo passato i paesi di Castellarano, Roteglia, Cerredolo e, salendo, siamo arrivati a Montefiorino. La città è una vecchia repubblica partigiana della seconda guerra mondiale, a cui è stata conferita la medaglia d'oro al “valor militare”, posta sul percorso del sentiero di Matilde, il centro di Montefiorino è dominato dalla mole possente della Rocca medioevale. Parcheggiata la moto sotto di essa e fatte alcune foto abbiamo ripreso il viaggio in direzione Frassinoro. Prima di raggiungere il paese ci siamo fermati nella frazione di Serradimigni per salutare alcune persone che fanno parte di questa comunità montana.Ripresa la marcia passato Frassinoro e raggiunto Pian dei Lagotti, dove la strada ha iniziato a salire con un susseguirsi di curve prima lievi e trasformandosi poi in tornanti impegnativi, siamo arrivati al Passo delle Radici a quota 1529 metri sul livello del mare.
Parcheggiata la moto, prima sotto il cartello del Passo per fare le foto e poi davanti all'Hotel Ristorante Lunardi, dove si può mangiare e dormire senza problemi, abbiamo fatto due passi per ammirare il panorama e di nuovo siamo saliti sulla moto per tornare a valle. Scesi dal Passo delle Radici all'incrocio in direzione Modena, cambio di programma, si prosegue in direzione Fanano per l'acquisto dei mirtilli per fare il liquore, passando per i paesi di Pievepelago, Riolunato, Montecreto. Abbiamo raggiunto Fanano, prima scendendo verso valle per poi risalire a Sestola tornando in seguito al paese. Anche qui sosta per rifocillarsi, acquistare i mirtilli e riposare un po'. Il tempo non era dei più promettenti, il cielo diventava sempre più cupo e allora via verso casa. Scendendo lungo la strada del fondovalle nuvoloni neri incombevano minacciosi, purtroppo dovevamo ritornare a casa, arrivati a Vignola, la strada diventava sempre più bagnata e a Spilamberto era venuto il diluvio, per fortuna finora niente pioggia. Toccata Modena, sempre con la strada bagnatissima, e in direzione Finale c'era uno scuro che faceva impressione. Era ormai sera inoltrata e arrivati a Camposanto con all'orizzonte tuoni e fulmini, domanda “Che facciamo?”, telefoniamo a casa e chiediamo se piove, per fortuna nostra non ancora, quindi via in velocità super. Arrivati a casa, messa la moto in garage, scampando la lavata, arrivò il diluvio. Tutto è bene ciò che finisce bene. 
Grazie a tutti di aver letto la nostra avventura tra diluvi e tornanti!

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