Dalle Terre di Matilde di Canossa al Passo del Cerreto

Siamo partiti da Finale Emilia in tarda mattinata.
 Prendendo la strada Statale in direzione Modena, qui abbiamo fatto la prima sosta all'Ipercoop Grande Emilia per prendere delle vivande per la giornata da trascorrere. Ripartiti, ci siamo diretti verso Reggio Emilia dove raggiunta la città abbiamo seguito le indicazioni per la Valle dell'Enza. Lasciata la città di Reggio Emilia passando per Montecavolo Quattro Castella , San Polo d'Enza. In questo paese si trovano vari monumenti tra cui il Torrione, anche conosciuto come Torre dell'Orologio, e il Castello di Canossa, protagonista delle rievocazioni storiche. Proseguendo poi per Ciano d'Enza abbiamo raggiunto il paese di Canossa. Da qui abbiamo proseguito su per l'appennino verso la località Castello di Canossa, dove su un crinale si trova il Castello. Da qui una strada congiunge attraverso un crinale di pietra arenaria le rovine di un' altro castello sempre di Matilde di Canossa. Fatte alcune foto, siamo tornati indietro al paese di Canossa per iniziare a salire sull'appennino verso il paese di Vetto.
Passati per Castagneto, la strada si fa più ripida (attenzione che il manto stradale in certi punti è orribile), sulla sinistra si vede il bacino artificiale del Lago Paduli, per arrivare poi sul Passo del Lagastrello. Qui io ho visto sulla mia sinistra una baita di montagna con svariate moto parcheggiate ma nessun cartello, proseguendo per la strada mi è venuto un dubbio “Ma questo Passo dov'è?”, poi mia moglie ha risposto “Secondo me era la baita” e aveva ragione. Tornati indietro abbiamo visto il cartello che indicava il Passo e ci siamo fermati per la classica sosta ristoro. Mangiato e bevuto, ci siamo rimessi in viaggio. Tenendo la direzione per Comano, abbiamo fatto un tratto di strada che attraversava un bosco e alcuni punti non erano perfettamente asfaltati, ci trovati nel paese e qui non c'erano indicazioni perciò ci siamo chiesti in che direzione andare. La scelta cade sulla destra. Ci siamo trovati in una strada in mezzo al nulla dove vi erano degli alberi tagliati nel centro della carreggiata con i boscaioli che li segavano. “Ma dove siamo finiti?” mi sono chiesto. Proseguendo la strada si faceva sempre più ripida per poi finire bruscamente. “E adesso?” ha detto mia moglie. Tornati indietro sui nostri passi, rincontrati i taglialegna, mancavano solo gli gnomi, siamo tornati nel paese e stavolta ci siamo diretti a sinistra. Premetto che neanche il navigatore del cellulare prendeva.
Ci siamo ritrovati nel paese di Licciana Nardi a pochi km da Aulla. Qui, cartina alla mano e chiesto indicazioni ci siamo diretti verso Fivizzano. Sosta per riposarci un po' per poi ripartire seguendo la SS63 in direzione Passo del Cerreto. Una strada molto bella, ricca di curve, paesaggi caratteristici e saliscendi ci fanno raggiungere il Passo del Cerreto, dove sostiamo per mangiare una fetta di torta, arrivando a Castelnovo ne' Monti, dove ci aspetta la maestosa Pietra di Bismantova. Prima di arrivare in paese ci si presenta in tutta la sua maestosità la Pietra di Bismantova,un massiccio roccioso alto 1041 metri sul livello del mare, scattate le foto, si riparte in direzione Finale Emilia. Ripassando Reggio Emilia, Modena, poi giù fino a Finale Emilia per rincasare in tarda serata e cenare alla Gelateria Colibrì con un bel gelato. Giro molto bello e divertente, abbiamo ammirato bellissimi panorami attraversato tratti di strada in mezzo ai boschi con dei profumi incredibili. Ci siamo persi, ma questo ci sta fa parte dell'avventura come i taglialegna in mezzo alla strada, al Passo del Lagastrello ci siamo arrivati e se non sbagliavamo strada non avremmo visto altri panorami e paesini che non erano previsti. Tutto questo ci sta....l'inesperienza si paga.
Grazie per aver letto la nostra avventura!

Commenti

Post più popolari