Lago di Suviana, Brasimone e Rocchetta Mattei
Lago
di Brasimone e Suviana
01. Nascita della Rocchetta
Il castello definito “Rocchetta
Mattei” deve il suo nome al conte Cesare Mattei (1809-1896) che lo fece
edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente all’XIII secolo, la
Rocca di Savignano, La struttura del castello fu modificata più volte dal conte
durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri,
scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili
diversi: dal neo medievale al neo rinascimentale, dal moresco al Liberty.
02. Il Conte Cesare Mattei
Cesare Mattei nacque a
Bologna (1809) da famiglia agiata, crebbe a contatto con alcuni dei più
importanti e significativi personaggi dell’epoca come Paolo Costa, Gioacchino
Rossini e Marco Minghetti. Nel 1837 fu uno dei 100 fondatori della Cassa di
Risparmio in Bologna. Ricevette il titolo di Conte nel 1847 da papa Pio IX, a
seguito di una donazione terriera in quel di Comacchio. La morte della madre
nel 1844 lo provò duramente e anche la deludente esperienza politica, legata
alle complesse vicende italiane del biennio ’47-’49, lo spinsero a lasciare
Bologna e a ritirarsi nella tenuta di Vigorso per studiare la sua “nuova
medicina”. Nel 1850 acquistò i terreni dove sorgevano le rovine del castello
medievale e iniziò la costruzione della “Rocchetta”, dirigendone personalmente
i lavori, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859, conducendo una
vita da signore medievale con tanto di corte. Negli anni seguenti, egli dedicò
i suoi sforzi allo studio ed alla divulgazione della medicina alternativa che
battezzò Elettromeopatia. Questa pratica gli assicurò fama mondiale, ed in
seguito alla sua morte (1896), fu proseguita con alterne fortune dagli eredi
fino al 1959. Proprio in quell’anno, la Rocchetta venne venduta alla moglie di
un commerciante locale Primo Stefanelli detto “Il Mercantone”. Quest’ultimo la
gestì come attrazione fino a quando non venne abbandonata negli anni ’80. Nel
2005, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo) acquistò il
castello e dopo un accurato studio progettuale ne iniziò il consolidamento e
intraprese un ampio e fedele restauro che attualmente è ancora in corso
d’opera.
03. L'Elettromeopatia e
Mario Venturoli
Cesare Mattei
nell’elaborazione della sua Elettromeopatia tenne in considerazione diversi
tipi di pratiche paramediche già esistenti, tra cui le teorie di Samuel
Hahnemann, il fondatore dell’Omeopatia. Dopo le prime sperimentazioni, iniziò
la produzione degli stessi preparati elettromeopatici esportandoli anche
all’estero. Nacque un deposito centrale a Bologna, fino ad arrivare nel 1884 ad
avere 107 punti di distribuzione in tutto il mondo. Per dedicarsi ai suoi
medicamenti e al proseguimento dei lavori della sua dimora e clinica, Cesare
Mattei affidò la gestione finanziaria delle sue attività al nipote Luigi, il quale
causò una gravissima crisi economica all’insaputa del conte. Una volta scoperto
l’inganno, Mattei diseredò i familiari, e, affidandosi al suo collaboratore
Mario Venturoli riuscì a risollevarsi. In segno di riconoscenza, il conte nel
1888 decise quindi di adottarlo. Negli anni di Mattei presso la Rocchetta
trovarono lavoro e benessere molte famiglie della zona e Riola conobbe un
periodo di eccezionale sviluppo e prosperità, anche grazie alla stazione
ferroviaria voluta dal conte per i suoi pazienti. Dopo il 1904, Mario Venturoli
proseguì i lavori al castello e continuò le pratiche curative del padre
adottivo, nonostante l’Elettromeopatia rimanesse sostanzialmente un mistero. Le
spoglie di Cesare Mattei, secondo le volontà del suo testamento, trovarono riposo
all’interno di un monumentale sepolcro nella cappella della sua Rocchetta.
Entriamo
all’interno di questa dimora a dir poco bizzarra. Gli stili delle varie epoche
si incrociano nelle varie stanze, giochi di prospettive ingannano la vista e ci
lasciano nello stupore più incredulo. Una domanda ci facciamo, ma che
personaggio era questo Mattei? Ma! Proseguiamo la visita e ascoltando la guida
ci rendiamo conto di che personaggio eclettico era Mattei.
Giungiamo alla fine
di questo percorso che ci ha fatto scoprire la vita e i segreti di un
personaggio sicuramente unico nel suo genere. Usciamo all’esterno del castello
dove riprendiamo la moto, si riparte. Siamo a Riola dove deviamo sulla SS64
Porettana in direzione Marzabotto. La SS64 ci accompagna attraversando
l’appennino fino a Marzabotto prima e poi di nuovo a Sasso Marconi. Da Sasso
Marconi è una passeggiata far ritorno a casa.
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