Piccolo tour nell'Appennino Tosco-Romagnolo
Tour dell’Appennino Tosco-Romagnolo
Oggi
si parte alla scoperta di una parte delle Foreste Casentinesi. Ci avviciniamo a
questa zona dell’Appennino Tosco-Romagnolo senza l’ausilio dell’autostrada ma
solo percorrendo strade normali. Partendo da Finale Emilia toccheremo i paesi
di Sant 'Agostino, Poggio Renatico, Santa Maria Codifiume, Molinella, fino ad
arrivare a Bagnacavallo dove faremo una deviazione verso la città di Forlì.
Giunti a Forlì deviamo sulla tangenziale, la percorriamo fino all’uscita di
Meldola. Percorrendo la SP4 giungiamo a Meldola, siamo ai piedi dell’Appennino
Romagnolo, si prosegue attraversando i paesi di San Colombano e Cuserdoli, fino
ad arrivare a Galeata dove facciamo una sosta per rifocillarsi. Ci fermiamo
presso un chiosco al bordo strada dal nome “Piadineria il Ritrovo”, dove l’oste
ci propone una varietà di bruschette e piadine mettendoci in difficoltà su
quale scegliere.
Approfittiamo della sosta per fare il punto della situazione e
chiedo informazioni per avere un’idea su dove andare per raggiungere le nostre
future mete. Si riparte di nuovo, attraversiamo il centro storico di Galeata
dove prendiamo la SP23 in direzione Rocca San Casciano. Finalmente si inizia a
salire, attraversiamo il Passo delle Forche e il Passo delle Cento Forche, tra
tornanti e saliscendi giungiamo a Rocca san Casciano. Siamo alle porte del
Parco delle Foreste Casentinesi. Abbandoniamo la SP23 e prendiamo la SS67 in
direzione San Benedetto in Alpe. Percorrendo questa strada il paesaggio si fa
sempre più interessante, le montagne verdissime con i suoi contorni sinuosi
sono interrotte all’improvviso da costoni di roccia a strapiombo su corsi di
torrenti che con il loro scorrere interrompono la quiete del luogo.
Portico di
Romagna è il primo paese che incontriamo all’interno del parco prima di giungere
a San Benedetto in Alpe, qui deviamo sulla SP55, la strada con carreggiata
ridotta inizia a salire subito con una pendenza importante, alcuni tornanti
strettissimi e su di nuovo la salita sembra interminabile, giungiamo su un
falso piano la strada attraversa alcuni pascoli e rasenta i boschi, saliamo
ancora e giungiamo in cima al Passo della Peschiera confine tra Toscana e
Emilia Romagna. Bellissimo il panorama sulle foreste verdissime. Scattiamo
alcune foto e siamo di nuovo in viaggio, pochi km e siamo di nuovo su in cima a
un altro Passo, quello dell’Eremo. Abbandoniamo il Parco delle Foreste Casentinesi
con i suoi paesaggi verdissimi e scendiamo verso valle dove raggiungiamo il
paese di Marradi. Siamo in Toscana. Questa volta risaliamo l’Appennino percorrendo
la SR302 in direzione Firenze.
La strada si snoda attraverso alcune gole
rocciose e sale fino al Passo della Colla di Casaglia. Si scende di nuovo fino
a Borgo San Lorenzo, attraversiamo la pianura fiorentina fino al Lago del
Bilancino, dove attraversando il ponte lo si ammira in tutta la sua bellezza.
La SR65 ci porta a risalire l’Appennino, la strada piena di curve e tornanti ti
fa venire voglia di esagerare con il gas ma la sicurezza prima di tutto, si
sale fino ai 903 mt. del Passo della Futa e tutto d’un fiato si risale fino ai
quasi 1000 mt. del Passo della Raticosa, meta preferita da tutti i bikers della
Toscana e dell’Emilia. Qui ci fermiamo per riposarci gustandoci un gelato allo
chalet della Raticosa. Come sempre tutta l’area esterna è piena di moto
parcheggiate, la varietà dei modelli presenti sono i più svariati dalle più
recenti ad alcune moto d’epoca, una figata. La giornata serena ti permette di
avere una visuale molto ampia sulla nostra Pianura Padana.
Mentre ci gustiamo
la nostra merenda osserviamo i vari personaggi che fanno parte anche loro di
questo fantastico e pazzo mondo delle due ruote. Il tempo passa e bisogna far
ritorno verso casa, purtroppo, quindi si riparte con calma riscendiamo verso
valle passiamo i paesi di Monterenzio, San Lazzaro di Savena, Bologna e San
Giovanni in Persiceto deviamo verso San Matteo della Decima, Bevilacqua e
infine raggiungiamo casa a sera inoltrata.
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