Lago di Garda... Padenghe sul Garda


    Lago di Garda…
                       Padenghe sul Garda


Ultimo giro prima di rimettere a rimessa la moto, destinazione Lago di Garda. La giornata è bellissima, siamo a metà di ottobre, la temperatura è ancora molto gradevole e quindi cosa aspettiamo a fare ancora un giro in moto prima che l’assicurazione scade? Ci vuole un niente vestirci di tutto punto e partire. Finalmente di nuovo in sella. Percorriamo le nostre strade della bassa modenese fino a raggiungere l’Autostrada A22 del Brennero a Reggiolo-Rolo dove la imbocchiamo, bene ci siamo il nostro viaggio inizia ufficialmente.
Una sosta per fare colazione e di nuovo in viaggio. All’altezza di Verona sud deviamo sull’Autostrada A4, percorrendo questo tratto autostradale è possibile raggiungere tutta la parte sud del Lago. Prendiamo l’uscita di Sirmione, le corsie del casello tutte intasate, che casino! Pian piano si procede, il traffico si congestiona, neanche noi motociclisti riusciamo a procedere. Possibile che tutta l’Italia si muove oggi? Sembra proprio di sì. Cosa facciamo attendiamo o cambiamo itinerario? Si cambia, facciamo inversione e ci rimettiamo in viaggio, questa volta verso la parte bresciana del Lago. Arriviamo a Desenzano, sembra di essere in agosto, ancora tantissima gente che si gode gli ultimi scampoli di un’estate che non vuole finire. Proseguiamo, raggiugiamo Padenghe sul Garda, località a noi poco conosciuta ma evidentemente anche ad altri, poco traffico e poca gente in giro. E’ il nostro posto per trascorrere qualche ora in relax. Pranziamo nel ristorante steakhouse “La Brace”.
Un locale elegante con la vista sul Lago. Dopo il pranzo usciamo dal parcheggio percorriamo la rotonda e andiamo verso il lungo Lago. Lasciata la moto, facciamo due passi e raggiungiamo la riva del Lago di Garda. Una panchina libera! È nostra. Ci accomodiamo e deliziamo i nostri occhi con il panorama del Lago di Garda. Di fronte a noi si può vedere tutta la lingua di terra dove sorge la località di Sirmione, sulla destra Desenzano e più in fondo la riva veronese del Lago. Bellissimo. Una pace pazzesca. E mentre mi godo questo momento e la digestione fa il suo corso, mi sdraio sulla panchina e in automatico chiudo gli occhi, scatta la pennichella. Un piccolo meritato riposo ristoratore. Mi sveglio, mi alzo, guardo Catia, il panorama e scruto l’orologio… ho dormito un per più di un’ora, ci stava.
Il tramonto iniziava a farsi vedere sulle acque del Lago di Garda ma la voglia di ripartire e tornare alla normalità non c’era. Gli ultimi sguardi malinconici fanno un giro a 360° del Lago e questa volta ci alziamo dalla panchina e risaliamo a piedi verso il parcheggio dove riprendiamo la moto e purtroppo ripartiamo per far ritorno a casa.







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