Dal Passo Gavia al Passo Resia passando per il Passo dello Stelvio

Anche oggi affrontiamo un percorso impegnativo, partendo da Finale Emilia per poi raggiungere il Passo Gavia, Passo dello Stelvio e infine Passo Resia. Una parte del nostro viaggio lo affrontiamo in autostrada per ridurre i tempi. Percorrendo la A 22 del Brennero fino a Verona sud per poi prendere la A 4 in direzione Milano, siamo usciti a Brescia Ovest per poi raggiungere il Lago d'Iseo, da qui costeggiato il lago fino alla parte più a nord abbiamo tenuto le indicazioni per Ponte di Legno. Passando prima per Boario Terme, siamo arrivati nella nota località turistica di Ponte di Legno a quota 1257 mt. s.l.m. e seguito la strada verso la nostra prima tappa del viaggio: Passo Gavia. Si inizia a salire percorrendo la SP 29, il fondo stradale è in buone condizioni e percorrendo la strada a volte ci troviamo in mezzo a dei boschi, trovandoci ad attraversare prati verdissimi solcati da torrenti che creano delle piccole cascate, finché la strada diventa sempre più ripida e stretta; ecco che comincia la scalata al passo. Ci troviamo a percorrere la strada attraverso un bosco con pendenze fino al 15%, in alcuni punti la strada è talmente stretta che al passaggio di due macchine bisogna fermarsi per farle passare una alla volta, l'attenzione è massima, tornanti serratissimi ci fanno capire di essere quasi in vetta, ma non è così, ci aspettano ancora alcuni km di tornanti per raggiungerla e qui l'attenzione non deve mai lasciar prendere il sopravvento allo stupore del paesaggio perché, la strada è priva di protezioni laterali.
Finalmente uno spiazzo per potersi fermare e ammirare il panorama, bellissimo! Ripartiti, affrontiamo gli ultimi tornanti e il Passo Gavia è conquistato. Parcheggiata la moto e abbandonato l'abbigliamento tecnico, ci siamo rilassati ammirando il panorama che ci circondava per poi rifocillarci prima di affrontare la seconda tappa del nostro giro. Ripresa la moto, ci siamo spostati in direzione Santa Caterina Valfurva, entrando ufficialmente nel Parco Nazionale dello Stelvio. I primi km percorsi sempre sulla SP29 non sono il massimo, il fondo stradale non è nelle migliori condizioni, poi la strada inzia a migliorare e, dai quasi 2700 mt. di altitudine del passo, scende attraverso la montagna fino a portarci ai 1750 mt. di altitudine del paese di Santa Caterina Valfurva. Da qui, raggiungiamo la nota località sciistica di Bormio e prendiamo la SS 38 in direzione Passo dello Stelvio, noto per le imprese ciclistiche del campione Fausto Coppi. La strada, appena usciti dal paese, inizia subito a salire. Il cartello ci indica Passo dello Stelvio 36 tornanti, iniziamo a percorrerli senza sosta, la strada è migliore di quella percorsa in mattinata, a parte due gallerie alle quali bisogna prestare attenzione, perché sono abbastanza strette e non illuminate. Arrivati al 34esimo tornante notiamo il cartello che ci indica il nostro secondo traguardo, Passo dello Stelvio. Percorsi gli ultimi due tornanti, arriviamo proprio in cima e anche lo Stelvio è conquistato. Sono presenti alberghi e negozi di abbigliamento, souvenir, non mancano i posti dove poter mangiare le specialità del luogo. Il panorama è bellissimo ovunque si guarda, passeggiando notiamo la targa in onore di Fausto Coppi, il cartello che indica la cima dedicata a lui e con nostro stupore vediamo anche una marmotta che passeggia in una radura appena sotto la strada. Ripresa la moto, scendiamo dal versante del Trentino Alto Adige. Questa volta i tornanti da affrontare sono 48, la strada è in ottime condizioni e i tornanti vengono pennellati dal nostro mezzo fino a portarci a Prato allo Stelvio.
Da qui entriamo in Valvenosta, seguiamo le indicazioni per il Passo di Resia, costeggiamo il Lago della Muta e raggiungiamo il Lago di Resia, dove facciamo una sosta per riposare mentre ci godiamo la vista del lago incastonato tra le montagne. Questo lago fa parte di tre laghi naturali: il Resia, il Curon e della Muta. Nel 1950, con l'ultimazione di una diga, il Lago di Resia e quello di Curon vennero uniti sommergendo il paese di Curon Venosta e a testimonianza di ciò resta il campanile della chiesa, che spunta dall'acqua. Riprendiamo il nostro viaggio e arrivati alla fine del lago raggiungiamo il Passo di Resia, confine tra Italia e Austria. Anche il nostro terzo obiettivo l'abbiamo conquistato, anche se questo è stato meno impegnativo degli altri. Riprendiamo la strada del ritorno con tranquillità, consapevoli che il viaggio è ancora lungo. Raggiungiamo Merano e poi Bolzano dove riprendiamo l'autostrada A 22 del Brennero in direzione sud per poi arrivare a casa in tarda serata.

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