Da Bassano del Grappa a Cima Grappa raggiungendo Passo Manghen
Oggi il nostro
itinerario ci porta alla scoperta di un luogo dove vi sono state
battaglie molto cruenti durante il primo conflitto mondiale. Partiamo in mattinata per raggiungere Padova dove seguiamo
le indicazioni per Trento.
Arriviamo a Bassano del Grappa dove ci
concediamo una sosta per andare ad acquistare il nostro pranzo presso
il Forno Pasticceria Beltrame. Ripresa la moto ci siamo diretti verso
la parte alta del paese e tenendo le indicazioni per Cima Grappa
passiamo attraverso i paesi di Romano d'Ezzelino e Semonzo dove
prendiamo la SP140 che con i suoi 20 tornanti ci portano su fino a
Cima Grappa. Questa strada non è particolarmente impegnativa,
attraversa per la maggior parte zone boschive quasi fino alla cima del monte Grappa dove fanno capolino pascoli frequentati da mandrie di
mucche. Arrivati su in cima la vista è spettacolare si possono
vedere tranquillamente le valli dove passano i fiumi Brenta e Piave.
Ci fermiamo a ridosso di una piazzola di sosta appena sotto al
rifugio Cima Grappa per pranzare mentre ci godiamo il panorama. Sul
muretto di cinta di quest'area di sosta vi sono indicate con delle
frecce in ferro tutte le cime dei monti circostanti teatro di scontri
durante la prima guerra mondiale. Proseguiamo la nostra visita
percorrendo la scalinata che ci porta sul sacrario dedicato ai Caduti, visitiamo il cimitero austriaco per poi scendere
e vedere quello italiano, furono tantissime le vittime da entrambe le
parti. Scendendo dal Sacrario, andiamo a visitare il museo della Grande
Guerra dove al suo interno ci sono depositati cimeli ritrovati in
quelle zone. Usciti dal museo siamo andati a visitare una serie di
gallerie incavate nella roccia dove al loro interno vi erano
postazioni di artiglieria, di mitragliatrici, locali per i
soldati, posti di guardia e di primo soccorso tutto questo per la
difesa del territorio italiano. Uscendo da queste gallerie ci siamo
chiesti in quali condizioni estreme erano sottoposti i nostri
militari a quei tempi. Prima di ripartire ci siamo concessi una pausa
caffè presso il bar del rifugio.
Ripreso il nostro cammino ci siamo
diretti verso Feltre percorrendo la SP 148 scendendo lungo la strada, a
tratti molto stretta e insidiosa fino quasi valle, dove, arrivando a
Seren del Grappa, ci siamo diretti verso Trento percorrendo la SS50
bis. All'altezza di Borgo Valsugana abbiamo incontrato le prime
indicazioni per il Passo Manghen, imboccata la SP 31 una ventina di
km ci separavano dal Passo Manghen. La strada passa attraverso dei
boschi e costeggia vallate per poi iniziare a salire rapidamente con
una serie di tornanti strettissimi dove, a volte, si è costretti a
invadere l'altra corsia per poter affrontarlo con tranquillità. Dopo
un incontro ravvicinato con un gregge di capre, siamo arrivati in cima
al Passo dove una croce in ferro regna sovrana. Breve sosta e giù di
nuovo verso la Val di Fiemme. Percorrendo la strada, in alcuni tratti stretta, bisogna prestare molta attenzione, raggiungiamo il paese di
Molina di Fiemme. Mantenendo le indicazioni per Trento, costeggiamo
il Lago di Stramentizzo attraversiamo i paesi di Capriana, Grauno,
Valda, Cembra, dove sono presenti cumuli di roccia denominati le
Piramidi, Lesignago, Lavie e per finire raggiungiamo Trento dove
imbocchiamo l'Autostrada A22 del Brennero per far ritorno a casa.
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