Passo della Raticosa

Passo della Raticosa


Gita pomeridiana al Passo della Raticosa,
appena abbiamo fatto ritorno dal lavoro, un pranzo veloce, vestizione adeguata per il viaggio e via... si parte! Percorriamo la tangenziale di Bologna in direzione sud-est, un tratto della complanare e ci ritroviamo all'inizio della Val d'Idige. Attraversiamo i vari paesini fino a Monterenzio e in successione Savazza, Palazzo di Bisano e San Benedetto del Querceto. Salendo l'aria che ci accarezza la faccia si fa sempre più frizzantina, l'entusiasmo ci assale, ci avviciniamo alla nostra meta. Incontriamo gruppi di motociclisti che scendono verso valle ma anche gruppi che come noi vogliono raggiungere il Passo. Salendo si iniziano a vedere le pale eoliche che sono presenti su in cima, ormai ci siamo, gli ultimi tornanti e un breve rettilineo ed eccoci arrivati in cima al Passo della Raticosa.
Orde di motociclisti sono presenti in cima, ognuno di loro ha parcheggiato il proprio destriero meccanico in ogni spazio riempendo completamente il piazzale e la gran parte delle carreggiate stradali impedendo quasi il passaggio delle auto. Ci si guarda intorno per visionare le altre moto e poi come un rito ci infiliamo all'interno dello Chalet della Raticosa per la classica merenda. Usciamo, anche noi ci addentriamo in questa massa di persone e moto, guardiamo le moto di altri per fare confronti e si è sempre pronti ad ascoltare e confrontarle varie esperienze di altri motociclisti. Il tempo è tiranno, la sera si avvicina e così ci prepariamo per il viaggio di ritorno. Il ritorno lo affrontiamo percorrendo la Strada della Futa, più amata dai motociclisti per il numero maggiore di tornanti.
Scendiamo verso valle fino a raggiungere Bologna, alcuni km di tangenziale e siamo già fuori dal capoluogo emiliano. Il buio ha già fatto la sua presenza, la tristezza mi pervade la mente, le immagini di oggi mi passano davanti agli occhi, è un misto di tristezza e felicità, siamo quasi a casa. Arrivati! Parcheggiata la moto in garage, io e Catia riponiamo l'abbigliamento tecnico per poi rivestire i panni di tutti i giorni e mentre lo facciamo come sempre ci scambiamo le varie impressioni di questo ultimo viaggio del 2017.





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