Da Passo San Boldo al Grossglockner

1° giorno
Come sempre la sveglia ci fa scendere dal letto molto presto, facciamo colazione, ultimi preparativi e via si parte per un'altra avventura. Arrivati a Ferrara prendiamo l'Autostrada A13 in direzione Padova per poi proseguire sulla A27 fino all'uscita di Vittorio Veneto nord dove seguendo le indicazioni per Treviso prendiamo la SP 35, costeggiamo il Lago di Santa Maria e il Lago di Lago, ci immettiamo sulla SP 635 attraversiamo le frazioni di Soler e Tovena dove la strada innzia a salire verso il Passo San Boldo. La strada salendo attraversa alcune gole delle prealpi bellunesi e continuando a salire un semaforo rosso arresta il nostro cammino verso il passo, la strada diventa a senso unico alternato per le ridotte dimensioni della carreggiata. Semaforo verde, si riparte e affrontiamo una serie di gallerie con tornanti serratissimi, caratteristica che rende particolare l'arrivo sul passo, uno dopo l'altro li percorriamo quasi a passo d' uomo fino a giungere in cima al Passo San Boldo. Questo sistema di gallerie fu costruito nei primi anni del 1900 in meno di 100 giorni per congiungere le provincie di Treviso e Belluno. Breve sosta e ripartiamo sempre percorrendo la SP635 passando i paesi di Sant Antonio Tortal e Torchiana, da qui proseguiamo sulla SS51 fino a Longarone. Giunti a Longarone facciamo una deviazione percorrendo la SR251 verso la Diga del Vajont, oltrepassata la diga raggiungiamo il paese di Erto e proseguendo arriviamo sul Passo Sant Osvaldo crocevia tra la le prealpi Carniche e le prealpi Bellunesi.
Facciamo inversione di marcia per tornare verso Longarone ma prima ci fermiamo lungo la strada per scattare alcune foto al Monte Toc, che franando causò il disastro del Vajont. La visuale vista da dietro la diga è impressionante si vede il punto di distacco del monte e la porzione di esso che va a riempire la diga, dopo tanti anni sembrano due monti separati. Si riparte di nuovo arriviamo a Longarone e da qui percorrendo la SP 251 arriviamo a Forno di Zoldo deviamo sulla SP 347 tenendo le indicazioni per Cibiana fino a raggiungere Passo Cibiana.Qui ci prendiamo una pausa e mangiando un gelato ci godiamo il panorama delle Dolomiti. Di nuovo in viaggio fino a Cibiana di Cadore, arriviamo a Venas di Cadore e qui prendiamo la SS 51 che ci porta a Tai di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore e a Lozzo di Cadore dove deviamo sulla SS 52 attraversiamo il paese di Lorenzago di Cadore e proseguendo la strada costeggia dei boschi fino ad arrivare a Passo Mauria crocevia tra Veneto e Friuli. Ripartiamo, di nuovo in viaggio e percorrendo sempre la SS52 arriviamo a Forni di Sopra, Forni di Sotto e Ampezzo. Da qui imbocchiamo la SP 73 la strada si inerpica su per le montagne tra gole scorci di vallate fino a una serie di gallerie interamente incavate nella roccia e pochissimo illuminate, solo il faro della nostra moto illumina la strada, un'esperienza molto suggestiva.
Alla fine di questa strada ci troviamo sulla diga del Lago di Sauris dove vi sono le indicazioni per il Passo Pura. Anche qui alcune gallerie incavate nella roccia e poco illuminate ci aprono la strada per raggiungere il passo . Pochi km di salita e eccoci in cima al Passo Pura dove c'erano le mucche al pascolo. Riscendiamo verso valle percorrendo la strada a ritroso costeggiamo una parte del Lago di Sauris e percorrendo sempre la SP 73 raggiungiamo il paese di Sauris di Sotto e Sauris di Sopra. Il viaggio continua la strada sale fino ai 1800mt della Sella di Rioda per poi ridiscendere ai 1760 della Sella di Razzo per poi risalire fino ai 1790 della Sella Ciampigotto. Percorrendo questi tre valichi si possono ammirare una parte delle Dolomiti friulane. Riscendiamo verso valle la SP73 diventa la SP 619 fino a Laggio di Cadore, da qui percorrendo la SS52 arriviamo ad Auronzo di Cadore nostra meta finale per questa giornata. Ad Auronzo di Cadore ci fermiamo presso l'Albergo Elina, messa a dimora la moto portato i bagagli in camera e fatta una doccia rigenerante ci aspettava una cena abbondante. Dopo cena una passeggiata verso il centro del paese e poi a letto per riposare perché all'indomani ci aspetta un'altra avventura...il Glossglockner.



2° giorno
Sveglia alle 8, vestizione e abbondante colazione, risaliamo in camera inseriamo la nostra roba all'interno delle borse da moto e depositiamo le chiavi della camera, salutiamo tutti e ripartiamo per il nostro secondo giorno di viaggio. Da Auronzo ci dirigiamo a Misurina, perla paesaggistica delle Dolomiti, scendiamo in direzione Dobiacco e percorrendo la SS 51 arriviamo a San Candido, località che delinea il confine italo-austriaco. Qui percorriamo la B100 in direzione Lienz e passando i paesi di Silian e Leisac raggiungiamo Lienz. Fino a Lienz la strada è molto bella e attraversa una serie di vallate verdissime con i pascoli tenuti benissimo ,sembrano dei campi da calcio, le indicazioni per il Glossglockner sono già presenti e noi iniziamo l'avvicinamento percorrendo la B107. Appena presa la strada inizia a salire e senza un attimo di respiro raggiungiamo i quasi 1000mt del paese di Winklern e proseguendo oltrepassiamo i paesi Lassach, Mortschach, Dollach, Putschall e Heiligenblut ultimo paese prima del pedaggio per poter accedere alla strada panoramica del Glossglockner.
Heiligenblut piccolo paesino, sembra uscito da una fiaba, si trova ai piedi del Monte Glossglockner in confine tra le regioni della Carinzia e il Tirolo. Si prosegue la strada sale e iniziamo ad affrontare i primi tornanti, si sale di nuovo fino al casello che delimita l'inizio della Glossglockner strabe. Paghiamo ben 25 euro per l'accesso, il casellante ci fornisce depliant e adesivi per una visita dettagliata, facciamo una sosta toilette e ripartiamo. Continuiamo a salire la strada è bellissima tenuta alla perfezione i panorami che ci si presentano davanti agli occhi sono spettacolari e avvicinandosi sempre più alla vetta il territorio è sempre più brullo e le vette delle montagne si fanno sempre più visibili. Finalmente raggiungiamo il famoso Glossglockner, un'emozione molto bella, la vista viene appagata dal panorama che ci circonda. Parcheggiamo la moto, i parcheggi non mancano ci sono persino i depositi gratuiti per i caschi e l'abbigliamento da moto, ci svestiamo per essere più liberi e pranziamo.
Iniziamo a passeggiare per poter vedere tutto quello che possiamo, i vari negozi pieni di souvenir, le marmotte che cercano di mangiare approfittandosi dei turisti fino al ghiacciaio, una parte non esiste più a causa del clima, appena sottostante alla strada che conduce in cima. Dopo aver visitato tutto quello che ci era consentito vedere ci riprepariamo per affrontare il viaggio di ritorno. Ripercorriamo la la strada che ci conduce a Heiligenblut e proseguendo sempre sulla strada B107 raggiungiamo di nuovo Lienz, qui prendiamo la B100 fino a Oberdrauburg e da qui prendiamo la B 110 fino a Mauthen. In questo paesino sono già presenti i cartelli che indicano il confine italiano. Percorrendo sempre la B 110 raggiungiamo il Gailbergsattel e poi dopo alcuni km il Passo di Monte Croce Carnico punto di confine italo-austriaco. Parcheggiamo la moto e ci dedichiamo una sosta per fare merenda e riposarci un po',visto che ci aspettano ancora alcune ore di viaggio.
Oltrepassiamo il Passo Monte Croce Carnico e iniziamo a scendere verso valle la strada B107 austriaca diventa la SS52 italiana e percorrendola ci porta fino ad Amaro dove imbocchiamo l'autostrada A23 fino a Venezia e da qui deviamo sulla A13 fino a Ferrara dove usciamo dall'autostrada e percorrendo la SP 468 raggiungiamo casa in tarda serata. Anche questi due giorni a spasso per le Dolomiti sono stati indimenticabili, abbiamo percorso molti km attraversando vallate e valichi alpini bellissimi, abbiamo visto uno scorcio delle Dolomiti friulane che con i loro colori al tramonto sono bellissime, non dimentichiamo le gallerie incavate nella roccia, i laghi che a volte sbucano all'improvviso dietro una curva o un tornante di montagna,i paesini da favola che si incontrano viaggiando sulle strade dell'Austria e infine la strada panoramica del Glossglockner, definita una delle più belle strade d'Europa, il panorama che si gode da lassù è impagabile, i 25 euro spesi li valgono tutti. Sicuramente un'esperienza da rifare il prossimo anno.


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