La strada dei Mulini e la Strada della Forra
La
strada dei Mulini e La strada della Forra
Avevo
sentito parlare da dei bikers della strada dei mulini, mi sono documentato sul
web per rendermi conto di dove potesse essere per organizzare il prossimo giro
che io e Catia andiamo ad affrontare. Organizzato tutto, pronti per il viaggio,
partenza come di consueto di prima mattina. Ci dirigiamo verso nord in
direzione Reggiolo dove prendiamo la Autostrada A22 del Brennero fino all’
uscita del casello di Ala-Avio. Da qui facciamo un tratto di strada sulla SP
90. Attraversiamo il paese di Sabbionara dove vediamo i resti del Castello di
Avio, proseguiamo fino a raggiungere la località di Avio. Qui tenendo le
indicazioni per il Monte Baldo ci immettiamo sulla SP 208 ovvero la Strada dei
Mulini.
Ci siamo, iniziamo a percorrere questa strada inizialmente pianeggiante
che attraversa una serie di gole create dal torrente Tesina, sulla nostra
destra compaiono i primi mulini ad acqua che un tempo servivano per la
produzione di farine varie ma purtroppo ora sono in disuso, alcuni sono stati
trasformati in Bed&Brekfast. Finalmente iniziamo a salire, il manto della
strada è quasi perfetto e quindi ci permette di osare un po'. Mentre si sale i
panorami sono bellissimi, dagli scorci sulla Val d’Adige, ai costoni rocciosi
che cadono a strapiombo fino ad arrivare ai pascoli pieni di mucche che
scorrazzano libere. Su di nuovo, costeggiamo il Lago di Pra da Stua fino ad
arrivare in cima al Passo San Valentino con i suoi 1350 m.t. s.l.m. Devo dire
che questa strada con i suoi 11 km sono una vera goduria per un motociclista. Ci
godiamo una sosta.
La Chiesa, un ristorante tipico e un albergo fanno parte di
questo luogo assieme alle mucche che gironzolano sul ciglio della strada.
Riprendiamo il nostro viaggio in direzione di Brentonico. Percorrendo la SP 3
giungiamo prima a Brentonico e poi scendendo più a valle arriviamo a Mori. Da
Mori la SS 240 ci porta fino a Riva del Garda dove facciamo una sosta per
guardare il panorama del Lago e tutti i windsurf che ci scorrazzano sopra. Il
nostro viaggio continua verso la SP 38. Evitiamo il centro di Riva e prendiamo
la SS 45 bis in direzione di Limone del Garda, superiamo Limone e poco dopo
sulla destra vi è l’incrocio per la SP 38 o Strada della Forra.
Percorrendola
si rimane senza fiato dalla bellezza di questa strada che si distende
attraverso dei canyon naturali creati dal torrente Brasa nell’arco dei secoli.
I commenti sarebbero infiniti. Giunti in cima alla strada ci fermiamo a
pranzare presso il Ristorante Brasa, lo consiglio vivamente. Finito il nostro
pranzo percorriamo un tratto della SP38 a piedi per smaltire il pranzo e per
goderci a pieno la sua bellezza. Ripartiamo, ripercorriamo di nuovo tutta la
SP38 a ritroso ci immettiamo sulla SS45bis questa volta però in direzione sud.
Giunti a Garagnano prendiamo la SP9, questa strada inizia a salire subito,
pochi tornanti e siamo in cima, da qui si può vedere uno scorcio del Lago di
Garda dall’ alto. Passiamo il paese di Navazzo e in pochi km giungiamo al Lago
di Valvestino. Un lago artificiale creato dall’ uomo per la produzione di
energia elettrica, chiudendo con una diga il corso di tre torrenti. Anche qui
ci prendiamo un po’ di tempo per riposarci e per guardare ciò che ci circonda.Il lago incastonato in una gola delle prealpi bresciane è rimasto incontaminato e nominato parco naturalistico. Ripartiamo di nuovo, la nostra prossima meta è Idro. All’ incrocio ci immettiamo sulla SP 58 si incomincia a scendere verso valle, la strada attraversa le prealpi bresciane con una serie di tornanti molto belli da percorre, facciamo una sosta per fare rifornimento e si riparte. Alcune nuvole minacciose fanno cadere le prime gocce di pioggia, un’altra sosta, questa volta obbligata per metterci la giacca antipioggia, riprendiamo il viaggio e la pioggia diventa sempre più insistente. Siamo alle porte di Idro quando improvvisamente il diluvio, troviamo uno pseudo riparo sotto una piccola tettoia davanti allo stabile delle Poste, 30 minuti di acqua e grandine, sembrava che la tirassero a secchiate. La parte sopra del nostro corpo era asciutto ma dal ginocchio in giù eravamo bagnati fradici. Il temporale si placa, quasi non piove più, ci mettiamo anche i pantaloni antipioggia anche se ormai era tardi, ma non si sa mai visto il tempo non ancora sicuro. Ripartiamo sotto una debole pioggia, il peggio sembra passato, arriviamo a Pieve Vecchia dove attraversiamo il piccolo ponte che ci permette di guardare tutto il Lago d’ Idro, avanti verso l’ingresso dell’autostrada. Percorrendo la SS 237 attraversiamo i paesi di Vestone, Nozza, Barghe e Pompegino dove riprendiamo la SS45 bis. Il sole fa di nuovo capolino, in un’area di sosta ci fermiamo per toglierci tutto l’abbigliamento antipioggia. Si riparte. Un caldo afoso ci accompagna fino a prendere l’Autostrada A4 in direzione Verona. Percorriamo pochi km e il nostro abbigliamento è di nuovo asciutto. Giunti all’altezza di Verona deviamo sull’ Autostrada A22 del Brennero in direzione Modena per far poi ritorno a casa. Un’altra bella esperienza da ricordare anche se è stata un po' rovinata dal meteo, ma anche questo fa parte del viaggiare in moto.
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