Castiglione di Garfagnana e le Alpi Apuane

        Castiglione di Garfagnana e le Alpi Apuane



Finalmente le tanto agognate ferie sono arrivate! Mi libero la mente dall’ argomento lavoro e mi concentro sulle prossime mete che io e Catia affronteremo in questo periodo di pausa lavorativo. Senza pensarci troppo organizziamo la prima uscita. Tutta l’attrezzatura è pronta, la moto anche e non vede l’ora di far scalpitare i cavalli del suo motore. Si parte, destinazione Modena. Percorriamo tutta la tangenziale nord fino a raggiungere la città di Sassuolo e poi proseguiamo il nostro viaggio sulla SP486r. La strada costeggia il fiume Secchia fino alla località di Cerredolo, piccolo paesino posto all’ inizio dell’Appennino Tosco-Emiliano. Finalmente la strada inizia a salire, arriviamo a Ponte Dolo, qualche curva e alcuni tornanti e raggiungiamo Montefiorino. Evitiamo il centro e proseguiamo verso Frassinoro.
Percorrendo la SP32, costeggiamo fitti castagneti, tratti di boschi e scorci di panorami sulla pianura sottostante. Attraversiamo le località di La Verna, Serradimigni, Frassinoro fino alla località di Pian dei Lagotti, nota località sciistica. Percorrendo una decina di km tra curve e tornanti raggiungiamo Passo delle Radici, la nostra prima meta. Facciamo una breve sosta, alcune foto giusto per documentare il nostro
passaggio, un bisognino al bagno e via che si riparte questa volta scendiamo verso valle in direzione Toscana. Percorrendo la SP72, questo serpentone di asfalto che si snoda attraverso l’appennino ci fa godere di panorami bellissimi, mentre guidi l’occhio attraversa i boschi, i pascoli e le vette delle montagne ma però sempre vigile a cogliere qualche strana situazione. Passiamo la frazione di Sassorosso, piccolo borgo costruiti quasi interamente con le pietre del luogo di colore rossastro. Scendendo di nuovo arriviamo nel paese di Castiglione della Garfagnana posto a quota 550 mt. s.l.m.Parcheggiamo la moto e ci addentriamo in questo piccolo paese circondato da mura medioevali.
Facciamo due passi per renderci conto di come è strutturato il paese e visto l’orario, è quasi ora di pranzo, cerchiamo un posto dove mangiare. In ogni angolo un bar, una trattoria o un ristorante sono presenti e pronti a riempirti la pancia. Ma la nostra scelta ricade su una tavolata di commensali all’ interno di un vicolo. Strano, una tavolata e il ristorante dov’è… chiedo informazioni alla presunta cameriera e lei ci fa accomodare negli unici due posti liberi presenti al tavolo.
Ci sediamo in compagnia di una coppia di turisti stranieri, alcuni anziani del posto, al comandante dei carabinieri e ad alcuni ciclisti, nessun problema la convivialità regna sovrana. La ragazza ci propone vari piatti della tradizione sapientemente lavorati da una coppia di signori che gestiscono una piccola cucina dall’ altre parte della strada. Tutto buonissimo. Finito il tutto salutiamo e ci addentriamo nei vicoli di Castiglione per visitarlo più accuratamente. Vediamo la Porta del Ponte Levatoio, il Torrione dell’Orologio, Piazza Vittorio Veneto, il Torrione dei Fattori, il Torrione San Michele con annessa la sua Chiesa, l’Oratorio di S. Antonio, il Palazzo Comunale, l’Oratorio del SS. Sacramento e Croce e costeggiando le mura passiamo il Torrione di San Pietro fi a giungere in cima alla Rocca. Da qui scendiamo fino al Torrione della Torricella, a Porta Inferi con il suo Torrione della Brunella punto panoramico su tutta l’area limitrofa a Castiglione.
Terminato il nostro giro usciamo dalle mura e raggiungiamo il parcheggio pronti per riprendere il nostro viaggio. Da qui manteniamo il nostro viaggio sempre sulla SP72 fino a Castelnuovo di Garfagnana, dove prendiamo le indicazioni per Massa. Imbocchiamo la SP13 verso Arni. Avanti alcuni km e ci troviamo sulla sinistra il Lago di Isola Santa con il suo piccolo borgo in fase di ristrutturazione. Parcheggiamo la moto e scendiamo attraverso il borgo fino a raggiungere le rive di questo piccolo lago incastonato tra le Alpi Apuane. La Chiesa di San Jacopo, il Campanile, un oratorio e un piccolo ospedale tutti del quindicesimo secolo sono in fase di ristrutturazione ma alcune case e un piccolo ristoro rendono abitabile questo borgo.Atmosfera quasi magica si respira a
Isola Santa. Riprendiamo il viaggio verso Arni, compaiono le prime cave di marmo, bellissime, giungiamo al bivio che ci porta a destra verso il Passo del Cipollaio e a sinistra verso il Passo del Vestito. Prendiamo quella di destra, poche curve e all’ uscita di una lunga galleria siamo sul Passo del Cipollaio. Anche qui ci concediamo una sosta. Facciamo la strada a ritroso e giunti di nuovo all’ incrocio prendiamo le indicazioni per Massa. La SP13 o via dei Colli prosegue attraverso l’appennino costeggiando alcune cave dismesse, osservando i ruderi degli edifici, si sale di nuovo, oltrepassiamo una galleria e ci troviamo davanti uno spettacolo bellissimo.
Le cave di marmo che ci circondano e il Mar Ligure sullo sfondo creano un’immagine da cartolina. Siamo sul Passo del Vestito a quota 1151 mt. s.l.m., parcheggiamo la moto e ci godiamo il paesaggio, fatte le classiche foto riprendiamo il nostro viaggio verso Massa. La strada è tutta in discesa, tornanti, curve e controcurve, ci fanno raggiungere la periferia di Massa. Il caldo afoso è quasi insopportabile, breve passaggio nel centro storico e via che si prosegue fino all’ imbocco dell’Autostrada A12. Scelta fatta per abbreviare i tempi di viaggio. Da qui proseguiamo fino a Parma dove deviamo sulla Autostrada A1 in direzione Modena. Alcune soste, usciamo dall’ Autostrada e ci dirigiamo verso casa, dove arriviamo in tarda serata stanchi ma contenti di questa nuova esperienza fatta.





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