Tour dei Monti Lessini parte 1

Tour dei Monti Lessini

Parte 1



Oggi il nostro ago della bussola ci porta in una zona del Veneto, più precisamente nelle pre alpi in provincia di Verona. Luogo rinomato per la tradizione della lavorazione del latte e dell’alpeggio, ricca di Malghe e di Rifugi. Andremo a visitare una parte del Parco Naturale dei Monti Lessini. La SS434 Transpolesana ci permette di abbreviare i tempi di viaggio. Raggiungiamo prima San Giovanni Lupatoto dove prendiamo il raccordo autostradale di Verona est fino all’altezza del paese di Poiano, da qui proseguiamo il nostro viaggio sulla SP6 fino ad Alcenago e proseguendo sulla SP14 arriviamo nel paese di Erbezzo, entrata del parco della Lessinia. A Erbezzo, prendendo la SP13, iniziamo a salire verso le cime dei monti Lessini
. Percorrendo la strada i panorami che si presentano ai nostri occhi sono i più disparati, dai pascoli ai boschi alle rocce affioranti dal terreno che fanno sembrare quasi un territorio delle montagne rocciose. I tornanti si susseguono la strada si fa stretta a volte due auto fanno fatica a incrociarsi, per fortuna noi siamo in moto, avanti di nuovo, compaiono le indicazioni della Malga Lessinia, nostro punto di ristoro. Procedendo arriviamo a un bivio dove un masso con scritto Malga Lessinia ci indica la direzione da prendere. Decidiamo di parcheggiare la moto sul ciglio della strada tra una macchina e l’altra e di procedere a piedi visto che gli ultimi 500 mt. di strada sono completamente ghiaiati
. Salendo la strada che ci porta su alla malga vi sono mucche al pascolo ovunque, sono visibili altre malghe con il loro bestiame al pascolo. Siamo al’entrata della Malga Lessinia, struttura risalente alla prima guerra mondiale. Delimitata da lastroni di roccia entriamo nel giardino della malga dove i tavoli immersi nel verde sono già pieni di commensali, chiediamo di poterci accomodare e gentilmente ci fanno accomodare in un tavolo già prenotato ma al momento libero per circa un’oretta, giusto il tempo per pranzare. Assaggiamo alcuni piatti tipici di malga, salumi, formaggi, gnocchi di malga e polenta con funghi annaffiando tutto ciò con una birra artigianale veramente ottima. Terminiamo il nostro pranzo e liberiamo il tavolo, facciamo quattro passi alla scoperta della malga. A 360° la vista dei monti è molto bella, su un lato della malga la stalla dove vengono munte le mucche.
La casa in pietra, sopra l’entrata una targa in pietra con scritto Malga Lessinia, entriamo, al suo interno una parte è dedicata alla ristorazione mentre un’altra area è dedicata alla lavorazione del latte, bellissimo questo piccolo caseificio. I grandi pentoloni in rame e un grande camino danno un tocco di altri tempi. Tutti i soffitti sono in legno. In un’altra piccola stanza i formaggi appena fatti fanno esplodere un tripudio di sapori. Al’esterno un piccolo spaccio dove si possono acquistare i prodotti della malga. Anche noi non potevamo astenerci dal' acquisto e ci siamo presi due tipi di formaggi. Ci incamminiamo verso la moto, soddisfatti degli acquisti e molto contenti del break in malga. Riprendiamo il nostro viaggio, la strada costeggia la cima della montagna tornanti stretti e piccoli rettilinei ci fanno arrivare al Passo delle Fittanze. Una sosta è dovuta per fare alcune foto. Il nostro viaggio riprende scendiamo verso la Val d’Adige percorrendo la SP 211.
La strada è molto bella, costeggia boschi, pareti a strapiombo e non mancano i classici tornanti, gioia dei bikers. A valle teniamo le indicazioni prima per Rovereto e poi per Riva del Garda fino a raggiungere la località di Loppio, da qui la SP88 inizia a salire di nuovo e ci porta alle porte del paese di Santa Barbara dove vi è posto anche l’omonimo passo. Saliamo di nuovo fino a Ronzo Chienis e percorrendo di nuovo la SP 88 arriviamo sul Passo Bordala a quota 1250 mt., sembra di percorre le strade del nostro appennino, tantissimo verde e tornanti dolci quasi accarezzano le cime di questi monti. Torniamo verso valle toccando i paesi di Bordala, Castellano, Pedersano, Villa Lagarina, siamo di nuovo giù nella Val d’Adige.
Siamo di nuovo a Rovereto, percorriamo una parte del centro e seguendo le indicazioni per Vicenza prendiamo la SP 46. Si ritorna a salire, la strada attraversa i monti in maniera dolce pochi tornanti ci fanno avvicinare al nostro nuovo punto di sosta, Passo Pian Delle Fugazze. Anche qui facciamo una sosta, un gelato e qualche foto e via di nuovo verso valle. La SP 46 ci porta verso le Valli del Pasubio dove vi è la nota Strada delle 52 Gallerie. Eccoci a valle, arrivati a Schio prendiamo l’autostrada A 31 per far ritorno verso casa. Durante il percorso autostradale facciamo una deviazione sulla A 4 Torino-Trieste verso Padova e poi Ferrara. Da qui ci dirigiamo verso Finale Emilia punto di arrivo a conclusione del nostro viaggio.


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