Un week end sulle Dolomiti
1°giorno
Sveglia
all'alba, colazione, io e Catia siamo pronti per un'altra avventura,
il Grossglockner. Per accellerare i tempi di viaggio percorriamo
prima l' Autostrada A13 in direzione Padova dove deviamo sulla A 27
fino a Belluno. Da qui percorrendo la SS51 di Alemagna arriviamo a
Longarone dove facciamo una deviazione per andare a visitare la Diga
del Vajont, nota per il disastro avvenuto nell'ottobre del '63,
quando il Monte Toc franò all'interno di essa facendola trabbocare
e innondando il paese di Longarone provocò quasi 2000 vittime. In
cima alla diga il silenzio mi crea una senzazione di disagio e
pensando che il disastro è stato dovuto dalla negligenza e dalla
speculazione dell'uomo mi irrita moltissimo. Meglio pensare al nostro
viaggio. Ripreso il nostro viaggio percorrendo sempre la SS51
arriviamo nel paese di Auronzo di Cadore, deviamo sulla SP 532,
attraversiamo i paesi di Padola, Moso, Sesto e attraversiamo il Passo
Monte Croce di Comelico per Raggiungere San Candido , paese di
confine con l'Austria. Pausa pranzo. Via, si riparte, ci addentriamo
in territorio austriaco percorrendo la S 100 fino a Lienz. Chiediamo
informazioni a un gestore di un distributore, per il Grossglockener,
non parlava italiano ma a gesti ci indica la strada.
Abbandoniamo la
S100 per la S107 direzione Heiligenblut. La strada inizia a salire
con sali e scendi attraverso i boschi per poi ritornare in vallate
dove le mucche al pascolo non mancano,i panorami sono bellissimi e
tutto l'ambiente è pulitissimo. Attraversiamo paesi tipici
tirolesi, sembrano usciti da un libro di fiabe. Proseguendo il
viaggio si iniziano a vedere i cartelli che indicano la strada del
Grossglockner. Arriviamo a Heiligenblut dove ci fermiamo a fare
benzina, il meteo non prometteva bene, le montagne di fronte a noi
erano coperte da dei nuvoloni neriche non promettevano nulla di
buono. A me e Catia ci è sorto spontaneo un pensiero, ma dove ci
sono tutte quelle nuvole è dove dobbiamo andare noi? Boooo. Chieste
informazioni a dei motociclisti italiani, la risposta è stata di sì.
Parlando con loro ci hanno sconsigliato di arrivare su in cima perchè
stava nevicando con -8 gradi e con raffiche di vento molto forti. Io
e Catia ci siamo resi conto che rischiare non ne valeva la pena e con
nostro rammarico abbiamo rinunciato. Grossglockner 1 Mirko Catia
0.Riprendiamo il nostro viaggio a ritroso fino a San Candido, deviamo
la strada e percorrendo la SS 49 arriviamo a Dobbiaco e prendendo la
SS51 costeggiamo il Lago di Dobbiaco, il Lago di Landro, tocchiamo la
località di Misurina e scendendo verso valle arriviamo ad Auronzo di
Cadore. Visto l'orario abbiamo fatto una tappa al Passo Sant'Antonio
per poi ritornare ad Auronzo di Cadore. Qui ci attendevano presso
l'Albergo Elina dove abbiamo passato la notte.
2°
giorno
Sveglia,
colazione abbondante, si riparte di nuovo verso altre mete.
Percorrendo la SR48 attraversiamo tutto il paese di Auronzo di Cadore
e ci dirigiamo fino a Misurina dove le Tre Cime di Lavaredo e il
Monte Cristallo creano uno spettacolo incredibile.
Senza pensarci ci
siamo diretti verso la strada che porta in cima alle Tre Cime. Pagato
il pedaggio,ben 15 eurini per fare un tragitto di circa 4/5 km, la
strada inzia a salire subito e in pochi km da quota 1780 di Misurina
arriviamo a quota 2330 del Rifugio Auronzo in cima alle Tre Cime di
Lavaredo. Parcheggiata la moto ci godiamo il paesaggio, stupendo, ci
lascia senza parole. Riscendiamo a Misurina e ci dirigiamo verso
Cortina d'Ampezzo. Attraversiamo Passo Tre Croci e giunti a Cortina
prendiamo la SS51 fino a Passo Cimabanche dove sostiamo per il pranzo
presso lo Chalet Passo Cimabanche. Durante la sosta non possiamo fare
a meno di ammirare il paesaggio, da una parte il Monte Cristallo e
dall'altra la Croda Rossa. Pranzo tipico molto buono, gentilissime le
ragazze che gestiscono il posto, sicuramente se in zona ci torneremo.
Ripartiamo sempre percorrendo la SS51 fino a Dobiacco dove deviamo
sulla SS49 in direzione Brunico per poi deviare sulla SS44 fino al
paese di Anterselva. Attraversato il paese e costeggiato tutto il
Lago di Anterselva arriviamo all'inizio della strada che ci conduce
sul Passo Stalle. Il semaforo rosso ci fa aspettare il nostro turno
per affrontare la salita fino in cima al passo.
La strada è molto
stretta è aperta a intervalli, il primo quarto d'ora la salita è
consentita dal versante italiano e l'ultimo quarto d'ora dal versante
austriaco. Il semaforo diventa verde e si inzia a salire fino a quota
2052 mt della cima del passo. Su in cima è presente un piccolo
chalet e il Lago di Obersee. Anche qui il panorama è molto bello si
può ammirare tutta la valle di Anterselva. Attendiamo di nuovo che
il semaforo diventa verde per ripartire verso il Passo Furcia. Scesi
a valle fino a Valdaora di Mezzo seguendo le indicazioni arriviamo su
a Passo Furcia. Breve sosta e ripartiamo percorrendo la SP29 in
direzione San Martino in Badia. Giunti a Antermoia deviamo verso
Passo delle Erbe. Bastano pochi km per raggiungere il passo dove
facciamo una sosta per riposarci. Riprendiamo il viaggio fino a
Chiusa dove riprendiamo l'Autostrada A 22 per fare il viaggio di
ritorno verso casa. Abbiamo percorso quasi 1200km molti dei quali in
montagna, abbiamo visto posti bellissimi con paesaggi che a volte ti
lasciano senza parole, non siamo riusciti ad andare sul
Grossglockener, la sfida è ancora aperta, ma ci siamo rifatti con il
panorama che si può ammirare sulle Tre Cime di Lavaredo. Dopo tanti
anni abbiamo fatto ritorno ad Auronzo di Cadore, sempre un'emozione.
Un week end bellissimo sicuramente da rifare.
Commenti
Posta un commento