Urbino e l'Appennino Marchigiano-Tosco-Romagnolo
Urbino
e l’Appennino
Marchigiano-Tosco-Romagnolo
Si parte di nuovo, siamo
pronti per un’altra avventura, ma dove? La nostra passione per il viaggio su
due ruote ci porta verso il centro Italia, più precisamente tra il sud della
Romagna e il nord delle Marche per attraversare una piccola parte della Toscana
percorrendo l’Appennino Tosco-Romagnolo. Preparato armi e bagagli, come si suol
dire, siamo pronti a partire. Raggiungiamo Bologna e percorrendo la sua
tangenziale in direzione sud raggiungiamo l’entrata dell’Autostrada A13. Questo
tratto autostradale ci permette di avvicinarci alla nostra prima meta più
velocemente, forse, visto l’enorme traffico del momento vacanziero. Il viaggio
prosegue tranquillo, un paio di soste e ci si avvicina all’uscita
dell’Autostrada, oltrepassiamo le ultime località della riviera romagnola e la
vista della Fortezza di Gradara ci indica che stiamo entrando nelle Marche.
Finalmente raggiungiamo l’uscita di Pesaro-Urbino, abbandoniamo la monotonia
dell’Autostrada per riprendere il nostro viaggio su strada normale a noi più
congeniale per la varietà dei luoghi che si possono incontrare. Percorrendo la
SP423 raggiungiamo la nostra prima meta, Urbino. Arriviamo alle porte del
centro storico, parcheggiamo la moto e iniziamo la nostra visita alla città di
Urbino divenuta patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ci addentriamo per il centro
storico, girovaghiamo qua e là attraversando viuzze e contrade dove
all’improvviso appaiono scorci sull’appennino o su giardini privati completamente
fioriti. Saliamo verso il centro a destra e sinistra compaiono sui muri degli
edifici le targhe delle università, ci sono tutti gli indirizzi possibili, qui
non si sbaglia è la città universitaria per eccellenza.
Siamo giunti nella
piazza centrale, dove visitiamo il Duomo e il Palazzo Ducale, nella piazza è
presente anche un Obelisco Egiziano. Riprendiamo il nostro girovagare per le
viuzze e la pancia, visto l’orario, ci porta all’interno di un locale tipico
dal nome caratteristico, La Balestra Antica Hostaria. Una pasta fresca con sugo
al cinghiale e un dolce, il tutto annaffiato con una birra artigianale, ci
permette di riprendere le forze per tutto il resto della giornata. Visitiamo la
casa natale di Raffaello, gli Oratori di San Giovanni e San Giuseppe,
proseguendo vediamo la Chiesa di San Domenico, il Convento di San Francesco, il
Monumento a Raffaello e la Fortezza Albornoz fino a concludere la nostra visita
uscendo dalla Porta Valbona dove percorriamo la strada fuori le mura fino al
parcheggio dove abbiamo la nostra moto. Abbandoniamo Urbino e proseguiamo il
nostro viaggio in direzione Roma. Percorrendo la SS73 facciamo una breve sosta
a Fossombrone, causa errata strada, ritorniamo indietro e questa volta siamo
sulla strada giusta imbocchiamo la veccia via Flaminia, antica strada di
comunicazione tra Roma e il Mar Adriatico. Il cartello del
Passo del Furlo ci
fa capire che ci siamo, seconda tappa raggiunta, le Gole del Furlo. Percorriamo
la strada un paio di volte godendoci il paesaggio. Un vero spettacolo della
natura creato nell’arco dei millenni dall’erosione delle montagne da parte del
fiume Candigliano. Usciamo dalle Gole e ci dirigiamo verso Acqualagna, prima di
raggiungere il paese ci fermiamo per una sosta al Parco le Querce dove
visitiamo l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, costruita nel X secolo, i resti
del Ponte Romano e ceniamo presso il chiosco posto a ridosso dell’Abbazia
degustando le tipiche Cresce. Riprendiamo il viaggio, raggiungiamo l’Hotel
Shine ad Acqualagna dove pernottiamo. All’indomani dopo aver fatto colazione
ripartiamo per far ritorno a casa, percorrendo le strade dell’Appennino
Tosco-Romagnolo.
Da Acqualagna la SS73 bis ci porta prima a Urbania e poi a
Mercatello sul Metauro dove deviamo verso Sestino. A Borgo Pace prendiamo la
SP61, prima asfaltata e poi ghiaiata fino al Passo dello Spugna, pazzesca.
Dalle Marche entriamo in Toscana, a Sestino la SP49 ci porta a Badia Tedalta,
piccola deviazione sul Passo di Viamaggio nell’alta Val Marecchia. Tra Sali e
scendi, curve e controcurve, tornanti a non finire, entriamo in Emilia Romagna.
Percorriamo la SP67 e la SP43 fino al Valico del Monte Fumaiolo dove visitiamo la
sorgente del fiume Tevere. Pausa pranzo e via di nuovo. Scendiamo verso valle,
altro valico, quello del Montecoronaro. Ritorniamo a salire e a ritornare in
Toscana attraversando il Passo dei Mandrioli.
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